Inclusione

La scuola italiana è una comunità accogliente nella quale tutti, a prescindere dalle condizioni personali, trovano opportunità per realizzare esperienze di crescita.
Una intensa e articolata progettualità accompagna l’inclusione degli alunni con disabilità. Il Piano Educativo Individualizzato (PEI) promuove l'inclusione degli studenti con disabilità e garantisce a ciascuno tutto il necessario per partecipare appieno alla vita scolastica e realizzare il suo potenziale.
Il Decreto interministeriale 182 del 2020 definisce il modello unico per il PEI, le linee guida e l’assegnazione delle misure di sostegno. Il Decreto ministeriale 153 del 2023 modifica il lavoro del Gruppo di lavoro operativo per l'inclusione (GLO), le azioni, i modelli, le linee guida.

Allegati

Circolare n. 112 - Integrazione modelli+pei+ST - 29.05.24.pdf

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Redazione PEI provvisorio

Il PEI provvisorio per l’a.s. successivo è definito nelle Linee Guida come il nucleo primigenio del PEI, trattandosi della prima redazione del piano educativo individualizzato, in seguito alla presentazione a scuola della certificazione di disabilità da parte della famiglia.

Il PEI provvisorio riporta la proposta del numero di ore di sostegno alla classe, la proposta delle risorse da destinare agli interventi di assistenza igienica e di base, nonché la proposta delle risorse professionali per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione.

All’inizio dell’anno successivo, poi, si dovrà elaborare e approvare il PEI per l’anno in corso.

Il Piano Educativo Individualizzato è un documento programmatico finalizzato a promuovere l'inclusione scolastica degli studenti con disabilità nelle varie fasi del percorso educativo, dalla scuola dell'infanzia alla secondaria di I e II grado. Questo strumento riveste un ruolo fondamentale nell'evoluzione formativa degli studenti con disabilità, fungendo anche da elemento di connessione essenziale tra istituzione scolastica e famiglie.

La personalizzazione della didattica, infatti, è alla base di ogni forma di inclusione. All'interno del PEI devono essere indicati gli obiettivi educativi che si vogliono raggiungere, gli strumenti e le attività che si utilizzeranno per conseguirli e i criteri di valutazione. Vi confluiscono, ad esempio, la programmazione per obiettivi minimi o la programmazione differenziata. Si tratta, quindi, di un documento aritcolato, che fa da raccordo tra tutti gli interventi che vengono realizzati durante l'anno, coordinandoli e integrandoli. Per questo motivo, il PEI è destinato a periodiche verifiche e cambiamenti, per adattarlo all'evoluzione dell'alunno.

Allegati

Circolare n. 111 -Indicazioni+PEI.pdf

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G.L.O.

Gruppo di Lavoro Operativo

La partecipazione attiva di tutte le componenti della “comunità educante”, che si traduce nelle varie forme di collaborazione, deve sempre attuarsi nel rispetto delle specifiche competenze e dei rispettivi ruoli.

È infatti elemento di progresso democratico la previsione della partecipazione dei genitori dell’alunno e, ancor più, la partecipazione dello studente della scuola secondaria di II grado nel Gruppo di Lavoro Operativo per l’inclusione (GLO).

La sezione introduttiva del PEI si apre non a caso con un “quadro informativo” dedicato alle informazioni che i genitori (o coloro che esercitano la responsabilità genitoriale) ovvero gli esperti da loro indicati possono fornire. Nell’ottica di una stretta collaborazione scuola-famiglia è fondamentale acquisire informazioni sulla vita dell’alunno.

Non è infrequente, infatti, che i comportamenti osservati in famiglia differiscano da quelli agiti a scuola, a volte per la diversità dell’approccio adottato nella “presa in carico” dell’allievo. Per questo è sempre bene che scuola e famiglia “si parlino”, scambiando informazioni, punti di vista, modalità di presa in carico, strategie di gestione dei comportamenti problematici, ma anche se vi è il consenso da parte delle famiglie – notizie sulle terapie, ad esempio, e sull’approccio seguito dagli specialisti, in modo da poter coordinare gli interventi.

Fondandosi su tale spirito di collaborazione, nell’interesse primario dell’alunno/studente, sarà possibile condividere anche obiettivi educativi e didattici, ferma restando la competenza esclusiva dei docenti in tale ambito. Diversamente, si creerebbe una disparità di trattamento con altri allievi, non altrimenti giustificabile.

[fonte istruzione.it]

Allegati

_ Procedura_partecipazione_specialista_GLO.pdf

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_ Mod GLO_2 - richiesta genitori partecipazione esperto.docx

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_ DECRETO-COSTITUZIONE-GLO_signed.pdf

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_ MOD GLO_1 - dichiarazione esperto chiamato per GLO.docx

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